La Via dell’Amore ha una sua storia da raccontare, storia che è legata a filo doppio a quella della ferrovia Genova - La Spezia. Infatti, agli inizi del ‘900, durante i lavori di ammodernamento della linea ferroviaria si rese necessaria la realizzazione della galleria tra Riomaggiore e Manarola. Questa indispensabile opera poteva essere realizzata solo facendo uso delle mine e ciò implicava la creazione di una polveriera lontana dai due centri abitati. Divenne quindi indispensabile scavare due sentieri a picco sul mare, uno da Manarola e uno da Riomaggiore, per raggiungere un luogo sicuro e di non facile accesso. Terminati i lavori ferroviari, la polveriera venne smantellata: rimasero, invece, i due
sentieri che la raggiungevano. Immediatamente gli abitanti dei due borghi marinari capirono che si presentava un’occasione da non perdere per collegare, con un percorso breve e veloce, i due centri delle Cinque Terre.
Dietro la promessa della “cospicua” somma di lire 10.000, due “esperti” locali, Pietro Manara e Pin dei Dria, si incaricarono dell’allargamento e del collegamento dei due sentieri per costruire quella che, per le popolazioni locali, rappresentava la “Strada Nuova”. L’opera non fu facile e i due incontrarono grosse difficoltà soprattutto là dove la roccia si presentava dritta e levigata. Questo, però, non impedì di portare a termine il lavoro in maniera esemplare dato che per molte decine di anni non furono mai necessarie grandi opere di risistemazione. Anni in cui la via fu “scoperta” dai turisti che rimanevano inevitabilmente affascinati dalla romanticità dei luoghi. Per questo si pensò di ribattezzarla con un nome più suggestivo e la strada divenne la “Via dell’Amore”. Ma il tempo e la salsedine continuavano ad erodere e a degradare la via che, alla fine degli anni ‘80, cominciava a franare in molti tratti. Ciò rese indispensabile la sua chiusura. Solo l’intervento dell’Unione Europea, con uno stanziamento di oltre due miliardi, ha consentito il ripristino e la riapertura del sentiero, avvenuta nel 1995. Oggi l’itinerario, nel periodo invernale, si presenta come una tranquilla e solitaria passeggiata da affrontare in tutta calma, magari da “integrare” con un gustoso pranzo a base di pesce nei tipici ristoranti di Manarola o Riomaggiore. Nel periodo estivo , invece, la Via dell’Amore rappresenta la migliore via di accesso per un tuffo in mare dalle scogliere che si allungano ininterrottamente tra i due borghi delle Cinque Terre.
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