Gli appartamenti più rilevanti del Palazzo dei Principi sono quelli di stato. Questi vennero realizzati nel XVI secolo e vennero completamente ristrutturati nel corso del XVIII secolo sul modello di quelli di Versailles. I restauri del XIX secolo, consolidarono lo stile del XVIII secolo.
La visita del Palazzo ha inizio sullo scalone d'onore che conduce dalla corte d'onore alla Galleria di Ercole. Da qui si passa nella Galleria degli Specchi, una lunga stanza ispirata all'omonima sala presente alla Reggia di Versailles. Questa galleria conduce al primo degli appartamenti di stato, la Sala degli Ufficiali, dove gli ospiti vengono accolti dagli ufficiali di corte prima di essere introdotti ad udienza col principe nella Sala del Trono. Da qui il percorso continua nella Sala Blu. Questa sala, contraddistinta da una tappezzeria in broccato blu, è decorata coi ritratti della famiglia Grimaldi e con candelieri di Murano. La seguente stanza, la più grande degli appartamenti di stato, è la Sala del Trono. Il soffitto e gli affreschi vennero disegnati ed eseguiti da Orazio de Ferrari e rappresentano le vicende di Alessandro il Grande. Il trono, in stile impero, è posto sopra una pedana rialzata, dietro al quale si staglia un drappeggio rosso sormontato da un baldacchino, terminante con una corona principesca. I pavimenti sono in marmo di Carrara.
Altre stanze di rilievo sono la Sala Rossa, famosa per i suoi broccati rossi, la quale contiene dipinti di Jan Brueghel e Charles Le Brun. Come la maggior parte delle stanze, essa contiene preziosissimi mobili francesi del XVIII secolo. Dalla Sala Rossa si passa alla Sala York. Arredata come camera da letto di stato, questa sala è affrescata con le illustrazioni delle quattro stagioni ad opera di Gregorio de Ferrari. La sala successiva, conosciuta come Sala Gialla (o talvolta Sala Luigi XV), è considerata un'altra stanza da letto di stato.
Proseguendo si incontra la Sala Mazzarino. Questa sala è modellata su stile italiano e dipinta con una boiseries policroma portata dalla Francia dal Cardinale Giulio Mazarino, il quale era imparentato per matrimonio con i Grimaldi. Un ritratto del cardinale troneggia sopra il camino marmoreo della stanza.
Vista: 5293 volte