Arriviamo a Vernazza in barca, e il porticciolo dove già i Romani venivano a caricare le anfore di Vernaccia, sembra richiudersi su di noi per ripararci dai venti marini ed accoglierci dentro "u cantu de musse", l'angolo delle chiacchiere: ancora così si chiama questo slargo dove, in faccia al Mediterraneo, la vita può ritornare alla sua dimensione più vera, quella dell'abbandono, della confidenza. Su questa piazza c'è una chiesa che pare sfidare i flutti del mare. Vista: 297 volte |